In occasione dei primi 10 anni di attività, la Fondazione Italia Giappone ha realizzato una pubblicazione celebrativa che è stata presentata a Tokyo il giorno 17 settembre 2009 in occasione dell'annuale riunione dell'Italy Japan Business Group, alla quale è intervenuto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.Partendo dal Memorandum d'intesa tra il Governo italiano e quello giapponese per la realizzazione di Italia in Giappone 2001-2002, firmato dall'Ambasciatore Umberto Vattani e dall'Ambasciatore Hiromoto Seki, il libro ricorda i protagonisti ed i risultati raggiunti dalla Fondazione.
La pubblicazione è frutto di un intenso lavoro di raccolta e di scelta di immagini, testimonianze e documenti che partono dalla istituzione dell'Associazione Italia Giappone nel 1982, passando per la Rassegna Giappone in Italia 1995/96, gli oltre 800 eventi di Italia in Giappone 2001-2002, il Padiglione Italia all'Expo di Aichi del 2005, fino alle ultime iniziative della Fondazione.
A cura di: Salvatore Damiani
Testi di: Marino Marin In collaborazione con: Pier Fabrizio Santovetti, Ugo Colombo Sacco di Albiano
Segreteria: Caterina Guzzo, Ester Perversi, Rosa Uzzo, Maria Grazia Zoina
Si ringraziano: Enzo Calzolai, Gabriele Costa, Antonio Romano, Enrico Vattani
Traduzioni: Mayumi Sasao, Emi Hasegawa
Fotografie: Massimo Berretta, Salvatore Damiani, Marco Iacomelli, Carlo Galisch, Alessandro Tartaglia
Questo libro, che celebra la XXII assemblea dell'Italy Japan Business Group, è dedicato al ricordo di Umberto Agnelli, che fu tra i fondatori di questo foro di dibattito e collaborazione e che lo guidò - insieme con il copresidente giapponese - per quindici anni.
Il libro illustra la nascita dell'Italy Japan Business Group, analizza il lungo percorso finora compiuto, sottolinea i successi e gli insuccessi dell'iniziativa assunta 22 anni fa, indica gli obbiettivi possibili e auspicabili che gli imprenditori dei due paesi dovrebbero perseguire. Il racconto si avvale delle testimonianze dei copresidenti giapponesi Yoshitoki Chino, Yoshiharu Fukuhara e Kazuo Tsukuda; dei copresidenti italiani Umberto Agnelli e Giorgio Zappa e di numerose altre personalità, dall'ambasciatore Ruggiero all'ambasciatore Vattani, del giornalista del quotidiano Il Sole 24 Ore Stefano Carrer e di numerosi imprenditori italiani e nipponici.
Il libro è stato curato dalla Fondazione Italia Giappone, sotto la cui egida l'IJBG è nato. L'auspicio espresso dalla maggior parte delle persone intervistate è che la collaborazione italo-giapponese sia rilanciata e rafforzata, anche se tutti si rendono ben conto che il perdurare della crisi economica rende difficile perseguire fini ambiziosi.
I curatori di questo libro avanzano infine una modesta proposta: fare in modo che la circolazione delle persone tra Europa e Giappone sia sempre più facile e permetta una più approfondita conoscenza reciproca. Se nel contesto economico la domanda mondiale non può essere accresciuta per decreto, un trattato come quello di Schengen tra Europa e Giappone è senza dubbio possibile e a costo zero. Anzi, con reciproci vantaggi.
a cura di: Marino Marin, Umberto Donati
Coordinamento: Salvatore Damiani
si ringraziano Finmeccanica, ICE Istituto per il Commercio Estero, Fondazione Italia Giappone, Ambasciata d'Italia in Giappone, Ambasciata del Giappone in Italia, Jetro
In particolare: Sergio Pininfarina, Giuseppe Maresca, Raffaella Ottonaro, Federico Balmas, Anna Pelliccia, Gerardo Pelosie
Inoltre: Alessandra Fratticci, Maria Grazia Zoina, Caterina Guzzo, Rosa Uzzo, Pier Fabrizio Santovetti, Enzo Calzolai
Per le foto: Leonardo Pellegatta, John Philippe Kirschen, FIAT SpA, ICE, Archivio fotografico Italia Giappone Oggi
Il Satiro Danzante è una straordinaria statua di bronzo, fusa forse circa 2400 anni fa e recuperata dai fondali del Canale di Sicilia nel marzo del 1998 dal peschereccio "Capitan Ciccio" della città di Mazara del Vallo.
Nel 2005 il Governo della Regione Siciliana ha consentito che per la prima volta il Satiro, simbolo della forza vitale e creatrice della natura, lasciasse l'Italia per essere esibito nel Padiglione Italia all'Esposizione Universale di Aichi, dedicato proprio alla saggezza della natura, nella sezione che ospita i padiglioni dei molti paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Il Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali ha incoraggiato questo progetto e, attraverso l'opera del prestigioso Istituto Centrale per il Restauro, reso sicuro e tecnicamente possibile il "viaggio" del Satiro.
La statua che le reti del peschereccio riportarono da circa 500 metri di profondità era mutila e fortemente corrosa. Rappresentava un Satiro, una delle figure del corteo che, nell'antica mitologia greco-romana, accompagnava Dionisio, dio del vino e dei piaceri. Il Satiro sembrava danzare. Lo scultore aveva fissato nel bronzo l'attimo in cui il Satiro era sul punto di spiccare un salto, sulla punta del piede destro. La gamba sinistra è sollevata, piegata all'indietro, il busto è ruotato e le braccia sono distese. Probabilmente il braccio sinistro era avvolto da una pelle di pantera e nella mano teneva una coppa di vino ormai vuota. Nella mano destra invece, la statua doveva scuotere il "tirso", una lunga asta con in cima una pigna di pino ornata di tralci di edera e nastri di stoffa, tradizionale simbolo della gioia e dell'eccitazione dei sensi. La testa della statua appariva abbandonata all'indietro fino a toccare quasi le spalle, con le ciocche dei capelli al vento che accompagnano il movimento e in cui spiccano gli straordinari occhi, rivolti verso l'alto, in estasi.
Nell'ottobre del 1998 le Autorità siciliane hanno affidato il Satiro all'Istituto Centrale per il Restauro dove si erano già compiuti importanti interventi su opere antiche in bronzo, come l'Efebo di Selinunte, i Bronzi di Riace e il monumento equestre di Marco Aurelio. L'Istituto ha dedicato al Satiro quattro anni di intenso lavoro, attraverso l'utilizzo delle più avanzate tecnologie e il supporto di esperti e studiosi, restituendo all'opera scultorea la sua originaria bellezza e forza espressiva (www.ilsatiro.it). Il Satiro Danzante pesa, complessivamente, centotto chili. Al suo interno è stata collocata una struttura di sostegno in acciaio che poggia su di un basamento antisismico (l'altezza complessiva è di poco inferiore a tre metri).
Mazara, città della Sicilia occidentale, ospita permanentemente la Statua nel nuovo Museo Regionale del Canale di Sicilia realizzato nella Chiesa di S. Egidio.
L'ARTE DEL VIVERE Il Padiglione Italia
Al centro del Padiglione Italia, in un gioco di luci e di ombre che gli restituirà tutta la foga e l'estasi del suo movimento vorticoso, il Satiro Danzante costituirà il centro e il culmine di un percorso espositivo tutto basato sulla solarità del Mediterraneo, sulla scoperta sensoriale di un mondo in cui la gioia del toccare, del vedere, dell'ascoltare si associa a quella dei profumi e dei sapori che hanno contribuito a creare l'immaginario collettivo dell'Italia nel mondo.
Testo di: Umberto Donati (Commissario Generale per l'Esposizione Universale 2005 di Aichi, Giappone)
In collaborazione con: Ministero degli Affari Esteri, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero per le Attività Produttive, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Siciliana, Istituto Centrale per il Restauro, Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani, Ambasciata d'Italia a Tokyo, Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, ICE, ENIT, Fondazione Italia Giappone
con le Società: Alfa Romeo, Alitalia, Associazione del Mosaico di Ravenna, Curvet, DHL - Danzas, Dolce&Gabbana, Enel, Finmeccanica - Ansaldo Ricerche, Gruppo Generalii, Guzzini, Permasteelisa, Safilo, Stretto di Messina
Nei sedici mesi dal marzo 2001 al luglio 2002 chi avesse voluto avere un'immagine completa e approfondita dell'Italia, avrebbe dovuto recarsi in Giappone. Sembra un paradosso, ma non lo è.L'anno italiano nell'impero del Sol Levante è stato caratterizzato da circa ottocento eventi che hanno illustrato esaurientemente il Bel Paese al pubblico nipponico. Ma occorre sottolineare che certe mostre - come quella sul Rinascimento, su Caravaggio, sull'arte del Novecento, sull'architettura italiana degli ultimi decenni, su Pompei - sono state di gran lunga le migliori mai fatte o addirittura sono state organizzate per la prima volta.Basterebbe questo per far capire la portata di Italia in Giappone 2001-2002, un'iniziativa di promozione e di immagine mai prima tentata dal nostro paese. E non è certo un caso se questa "prima" si è svolta in Giappone. Il Bel Paese è ormai la meta europea preferita dai nipponici; e, come dimostra una recente indagine demoscopica, non c'è nessun popolo che ami tanto l'Italia come i giapponesi.
Ma l'importanza della Rassegna Italia in Giappone non si ferma qui. Nata come iniziativa culturale e commerciale, essa è diventata un grande gesto di politica estera. Per la prima volta il nostro paese, che non è una potenza militare di primo piano, ha usato ampiamente ed efficacemente le armi delle arti per farsi conoscere meglio e creare legami più stretti di collaborazione con un paese straniero e con un popolo amico. Questo libro raccoglie le testimonianze dirette di alcuni dei maggiori protagonisti dell'anno italiano in Giappone.
Il loro racconto è il modo migliore per rivivere un'avventura senza precedenti. Proprio come Colombo trovò l'America sulla via delle Indie, la caravella di Italia in Giappone ha fatto un viaggio molto diverso da quello inizialmente previsto: non è soltanto giunta felicemente in porto, ma ha avuto molti approdi inaspettati. E i frutti di questo viaggio dureranno più di una stagione.
L'autore
Marino Marin è nato a Bengasi (Libia) il 26 marzo del 1939. Infanzia in Friuli, studi a Napoli. Frequenta dal 1954 al 1956 la scuola militare Nunziatella, conseguendo la licenza liceale con un anno di anticipo. Comincia a collaborare con vari giornali nel 1958 e frequenta il corso di laurea in giurisprudenza. Nel 1960 è assunto dal quotidiano di Napoli Il Mattino.
Nel 1962 consegue la laurea in giurisprudenza con la lode. Nello stesso anno segue a Salisburgo il seminario di studi americani.
Nel 1963 diventa responsabile della redazione economica del Mattino.Nel 1969 diventa corrispondente da Parigi del Mattino e dei giornali consociati (Gazzetta del Popolo, Gazzettino, Gazzetta del Mezzogiorno).
Nel 1977 rientra in Italia alla redazione romana del Mattino.
Nel 1978 passa alla redazione romana del Resto del Carlino di Bologna.
Nel 1989 diventa redattore capo della redazione milanese del gruppo Monti (Carlino, Nazione, Gazzetta del Sud, Piccolo di Trieste).
Nel 1990 diventa capo ufficio stampa dell'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI).
Nel 1994 diventa responsabile delle relazioni esterne del gruppo Ericsson in Italia.
Attualmente è vice direttore della Fondazione Italia Giappone.
Ha scritto i seguenti libri: Francia rapporto a quattro mani (con i colleghi Bocchi, Romani e Ronfani), un saggio sulla Senna (con prefazione di Enzo Biagi), La via di Napoli verso il mondo, Il lato italiano dei giapponesi, Le armi delle arti (sull'anno italiano in Giappone), Dialogo e confronto (sui 22 anni dell'Italy-Japan Business Group). Parla correntemente il francese e l'inglese, conosce lo spagnolo e lo svedese.
a cura di Marino Marin
Franco Angeli Editore, 2003
Per celebrare i primi due anni di attività, laFondazione Italia in Giappone harealizzato “Tokyo for You”, una guida peril viaggiatore italiano concepita inl’occasione dei prossimi Mondiali di Calciodel 2002 in Giappone.
Con le sue 190 pagine riccamente illustrate,il volume si presenta con una grafica e unastrategia di comunicazione moltoaccattivante e rappresenta ed è il frutto dellavoro di un’equipe affiatata, composta daitaliani e giapponesi che hanno collaboratoall’organizzazione di “Italia in Giappone”,la più importante ed articolata iniziativa dipromozione all’estero mai messa in campodall’Italia. Questo Guida è la sintesi deldesiderio di trasmettere quanto appresopresentando una realtà affascinante e pococonosciuta come il Giappone, cercando disfatare, tra l’altro, e almeno in parte, laconvinzione comune che esso sia il Paesepiù caro del mondo. L’essenza della Guidaè quella di suggerire ed evocare piuttostoche descrivere, e questi “suggerimenti”vogliono aiutare il viaggiatore a cogliere gliaspetti più veri e meno turistici delGiappone senza mai annoiarlo.
Il Giappone è in gran parte Tokyo, almenoper il viaggiatore frettoloso, ed è su questacittà che il volume si sofferma. Essa è unametropoli piena di energia e dove tuttofunziona con frenetica precisione offrendouna serie infinita di divertimenti, negozi,luoghi da visitare e dove si può vedere,forse più che a New York il pulsare dellavita moderna e il suo incessante divenire.
Progetto di: Umberto Donati
Coordinamento redazione giapponese: Akemi Imamura
Coordinamento redazione italiana: Donatella Castiglione Humani e Fortunata Marando
Testi di: Masamichi Hanabusa, Uberto Pestalozza, Umberto Donati, Salvatore Damiani, Donatella Castiglione Humani, Gabriella De Lorenzi, Akemi Imamura, Masahiro Inoi, Fortunata Marando, Luca Mugnaini, Donatella Ozik, Matteo Sapio, Serenella Spagnolo
Hanno collaborato: Shunji Abe, Massimo Agnoli, Susanna Biganzoli, Laura Buonocore, Enzo Calzolai, Cinzia Coden, Kayo Deguchi, Caterina Guzzo, Tetsuro Kihara, Masayuki Inoue, Toshi Maeda, Roberto Manca, Sabrina Mercurio, Olimpia Onorato, Antonella Piviali, Yasuko Sato, Shin Takagi, Hirotoshi Tashiro, Rosa Uzzo, Noafumi Yamaki, Hiromi Yamada
Traduzioni: Fortunata Marando, Caterina Guzzo, Yasuko Sato
Fotografie: Donatella Castiglione Humani, Toshiyuki ShinoeAsahi Shimbun, Tokyo International Forum, Daniela Grossi, Liliana Leoni, Nicola Piscitelli, Silvana Bottoni
Ringraziamenti: Masamichi Hanabusa, Leonardo Albrigo, Kyotaka Iwami, Naofumi Yamaki, Masayuki Inoue, Yukiko Shimuzo,Shinichiro Takahashi, Uberto Pestalozza, Shin Takagi, Andrea Donà dalle Rose, Hirotoshi Tashiro, Toshi Maeda,Marino Marin, Pier Fabrizio Santovetti
Si ringrazia per il sostegno: Alitalia, Benetton, FIGC, Uliveto, Enoteca Pinchiorri, Ristorante Elio, Ristorante Riva degli Etruschi, Ristorante Carmine, Ristorante Il Pinolo, Okura Hotel, Tasaki Pearl, Shiseido, I love Italy-Brain, YKK-fastening
Questo libro intende rappresentare un riflesso quanto più fedele possibile,anche se necessariamente non esaustivo, di “Italia in Giappone”, sulle cuimotivazioni e sulla cui importanza, anche istituzionale, si soffermanovariamente gli interventi introduttivi.
Non era facile riassumere in poche pagine oltre un anno di lavoro organizzativoe promozionale, che si è tradotto in centinaia di iniziative, il cui interesse haspesso travalicato gli stessi confini dell’Italia e de Giappone. E’ stato quindinecessario operare alcune scelte, inevitabilmente riduttive. che tuttavia si sperapossano restituire in suggestione quanto si è dovuto sottrarre sul versante dellacompletezza.
Nelle sei sezioni “a tema” si sono raccolte alcune delle iniziative più rilevantiper impegno produttivo e per pubblica risonanza, allo scopo di sottolineare lavarietà, la qualità e il rilievo della manifestazione nel suo complesso. Inoltre, si èpensato di realizzare una sezione “trasversale”, intitolata “Tra le due culture” ededicata a quelle iniziative in cui non era tanto il Giappone a guardare l’Italia,ma viceversa, con una sorta di duplice effetto speculare.
Poiché non si tratta di un catalogo, ma di una rappresentazione a futuramemoria, si è preferito dare la parola alle immagini, quelle più significative osemplicemente quelle più belle, senza particolari commenti, corredandolesoltanto delle necessarie attribuzioni, di succinte didascalie e di alcunetestimonianze, dei promotori e degli organizzatori.
Rinviando alle pagine conclusive per gli opportuni apparati: un calendario ditutte le iniziative, alcuni dati salienti sui riscontri mediatici della manifestazionee, in particolare, un richiamo alla immagine coordinata di “Italia in Giappone”.La Venere di Botticelli che abbraccia il Sol Levante può infatti rappresentareuna sintesi felice di ciò che si potrà fare.
Per concludere, poche parole sul titolo, che riprende una proverbiale figurapoetica di Michelangelo Buonarroti: lo specchio consente, e talvolta impone, diriconoscere la propria realtà e “dice il vero”, inaugurando un responsabile esollecitante confronto con la realtà degli altri.
Progetto di: Umberto Donati
Coordinamento redazione giapponese: Akemi Imamura
Coordinamento redazione italiana: Donatella Castiglione Humani e Fortunata Marando
Testi di: Masamichi Hanabusa, Uberto Pestalozza, Umberto Donati, Salvatore Damiani, Donatella Castiglione Humani, Gabriella De Lorenzi, Akemi Imamura, Masahiro Inoi, Fortunata Marando, Luca Mugnaini, Donatella Ozik, Matteo Sapio, Serenella Spagnolo
Hanno collaborato: Shunji Abe, Massimo Agnoli, Susanna Biganzoli, Laura Buonocore, Enzo Calzolai, Cinzia Coden, Kayo Deguchi, Caterina Guzzo, Tetsuro Kihara, Masayuki Inoue, Toshi Maeda, Roberto Manca, Sabrina Mercurio, Olimpia Onorato, Antonella Piviali, Yasuko Sato, Shin Takagi, Hirotoshi Tashiro, Rosa Uzzo, Noafumi Yamaki, Hiromi Yamada
Traduzioni: Fortunata Marando, Caterina Guzzo, Yasuko Sato
Fotografie: Donatella Castiglione Humani, Toshiyuki ShinoeAsahi Shimbun, Tokyo International Forum, Daniela Grossi, Liliana Leoni, Nicola Piscitelli, Silvana Bottoni
Ringraziamenti: Masamichi Hanabusa, Leonardo Albrigo, Kyotaka Iwami, Naofumi Yamaki, Masayuki Inoue, Yukiko Shimuzo,Shinichiro Takahashi, Uberto Pestalozza, Shin Takagi, Andrea Donà dalle Rose, Hirotoshi Tashiro, Toshi Maeda,Marino Marin, Pier Fabrizio Santovetti
Si ringrazia per il sostegno: Alitalia, Benetton, FIGC, Uliveto, Enoteca Pinchiorri, Ristorante Elio, Ristorante Riva degli Etruschi, Ristorante Carmine, Ristorante Il Pinolo, Okura Hotel, Tasaki Pearl, Shiseido, I love Italy-Brain, YKK-fastening
Giapponesi e italiani sono come cani e gatti. Ne Il lato italiano dei giapponesi MarinoMarin, giornalista italiano che dal 1963 è in stretto contatto –sia per lavoro che perpassione- con il mondo giapponese, cerca di sfatare questo luogo comune chiarendo itanti malintesi che si sono generati nel corso della storia a proposito di due culture tantointeressanti quanto diverse.
Nel suo libro Marin parla di complementarità, punti di contatto tra i due Paesi e le relativeculture.
Grazie ai viaggi e, soprattutto, alle strette relazioni commerciali, Italia e Giappone sono piùvicini che mai e stanno imparando a conoscersi reciprocamente.Nessuno più dei giapponesi sembra essere innamorato del Bel Paese, della sua arte, dellastoria, della moda e della cucina. Lo testimoniano i milioni di turisti che ogni anno“invadono” le nostre strade, i musei, i negozi.Ma l’affetto sembra essere reciproco. Anche se il flusso turistico degli italiani verso ilGiappone non può essere paragonato a quello verso il nostro Paese, sembra che l’imperodel Sol Levante si stia affermando anche da noi. La cultura nipponica affascina gli italiani,la cucina giapponese va sempre più di moda, come anche il design e l’architettura, chesono fra i più apprezzati ed imitati.
Fino a poco tempo fa Italia e Giappone sembravano essere l’una l’opposto dell’altro. Oggi,grazie anche al libro di Marino Marin, si stanno avvicinando, si conoscono meglio e siscoprono si molto diversi ma anche sorprendentemente simili.
L'autore
Marino Marin è nato a Bengasi (Libia) il 26 marzo del 1939. Infanzia in Friuli, studi a Napoli. Frequenta dal 1954 al 1956 la scuola militare Nunziatella, conseguendo la licenza liceale con un anno di anticipo. Comincia a collaborare con vari giornali nel 1958 e frequenta il corso di laurea in giurisprudenza. Nel 1960 è assunto dal quotidiano di Napoli Il Mattino.
Nel 1962 consegue la laurea in giurisprudenza con la lode. Nello stesso anno segue a Salisburgo il seminario di studi americani.
Nel 1963 diventa responsabile della redazione economica del Mattino.Nel 1969 diventa corrispondente da Parigi del Mattino e dei giornali consociati (Gazzetta del Popolo, Gazzettino, Gazzetta del Mezzogiorno).
Nel 1977 rientra in Italia alla redazione romana del Mattino.
Nel 1978 passa alla redazione romana del Resto del Carlino di Bologna.
Nel 1989 diventa redattore capo della redazione milanese del gruppo Monti (Carlino, Nazione, Gazzetta del Sud, Piccolo di Trieste).
Nel 1990 diventa capo ufficio stampa dell'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI).
Nel 1994 diventa responsabile delle relazioni esterne del gruppo Ericsson in Italia.
Attualmente è vice direttore della Fondazione Italia Giappone.
Ha scritto i seguenti libri: Francia rapporto a quattro mani (con i colleghi Bocchi, Romani e Ronfani), un saggio sulla Senna (con prefazione di Enzo Biagi), La via di Napoli verso il mondo, Il lato italiano dei giapponesi, Le armi delle arti (sull'anno italiano in Giappone), Dialogo e confronto (sui 22 anni dell'Italy-Japan Business Group). Parla correntemente il francese e l'inglese, conosce lo spagnolo e lo svedese.
A cura di: Marino Marin
Gangemi editore, 2001
Pubblicazione realizzata dall’ICE Istituto nazionale per il Commercio Estero con la collaborazione della rivista Italia Giappone Oggi
L’Italy-Japan Business Group è natocon l’obiettivo di sviluppare edincentivare le relazioni industriali tral’Italia e il Giappone.
In quest’ottica, l’attività connessa al Business Group va inquadrata comeservizio di alto valore aggiunto dell’ICE soprattutto nei confrontidelle piccole e medie industrie.
L’ICE, che cura la segreteria tecnicadella parte italiana del Gruppo congiuntamente alla Confindustria, svolge pertanto un’attività non solodi assistenza all’export, ma segueanche i più complessi problemi legati alla cooperazione industriale. Scopo ultimo dell’Italy-JapanBusiness Group è proprio quello diportare l’imprenditoria italiana, anche quella di più modeste dimensioni, ad attuare programmi di cooperazione industriale italogiapponese.
Questa guida si inserisce dunque fra gli strumenti di più facile utilizzo pensati dall’Italy-Japan Business Group e dall’ ICE a tal fine, intendendo trasmettere una conoscenza base della realtà economico-sociale giapponese, nonché facilitare l’incontro dell’uomo d’affari italiano con quello giapponese.
Prodes Srl, Roma, 1992
La rivista Italia Giappone Oggi, fondata e diretta dal Dottor Salvatore Damiani è nata nel 1988 per informare e tenere aggiornati i lettori italiani a proposito del Giappone.
Divenuta in seguito l'organo di informazione dell'Associazione di Amicizia Italia Giappone, la rivista è oggi l'unico organo edito in Italia che si occupa a 360 gradi dei rapporti tra Italia e Giappone.
Italia Giappone Oggi, che ospita articoli di personalità e studiosi del Giappone, tratta infatti di economia, cultura, società e costume e tiene i lettori costantemente aggiornati sulle novità dal Paese del Sol Levante attraverso le rubriche "Lettera dal Giappone", "Osservatorio" e "Notizie".
Vi è inoltre un'intera sezione dedicata all'AISTUGIA, l'Associazione per gli Studi Giapponesi presieduta dal compianto Fosco Maraini, ed una dedicata ai libri di recente pubblicazione che trattano del Giappone. Su Italia Giappone Oggi si trovano infine gli indirizzi utili delle Istituzioni e delle Associazioni di interesse per i due Paesi sia in Italia sia in Giappone.
Prodes Srl, Roma, 1992
Il presente Quaderno è la raccolta degli interventi delle prime due edizioni (ottobre-dicembre 2010 e marzo-giugno 2011)di Akitsushima – L’isola delle libellule – Incontri con la cultura giapponese, una rassegna di conferenze, presentazioni, gruppi di lettura dedicati alla letteratura del Giappone e realizzati presso lo spazio Doozo.
Alle soglie della terza edizione del progetto, viene spontaneo volgere lo sguardo a quelle da poco concluse. Ripensando a quest’anno, all’impegno, agli imprevisti, alle soddisfazioni, alle illuminazioni, ci rendiamo conto chiaramente che al cuore di Akitsushima vi è più di ogni altra cosa l’infinita devozione per il Giappone. Quella dei professori e dei ricercatori, che hanno messo a disposizione i loro saperi al di fuori del mondo accademico; quella del pubblico, che ha partecipato con entusiasmo ai vari incontri; e quella di noi organizzatori, che abbiamo lanciato la sfida della rassegna, ci abbiamo creduto, l’abbiamo curata giorno dopo giorno.
Questa raccolta è il corollario al lavoro di un anno. Crediamo sia un valido strumento di studio e di consultazione per gli appassionati così come per gli specialisti, ma più di tutto ci auguriamo che possa contribuire a far conoscere e amare una letteratura, che ha in dono un intenso potere magnetico, e un paese, il Giappone, nostro paese d’incanto.
I saggi critici compresi nel quaderno presentano impostazioni differenti in relazione al tipo di incontro di cui sono frutto. Possiamo dividerli essenzialmente in due gruppi principali. Il primo è costituito dagli scritti seguiti alle conferenze, che affrontano temi specifici abbracciando nel discorso autori, opere ed epoche diverse. Rientrano in questo gruppo l’analisi del noir delle donne nella narrativa giapponese contemporanea di Paola Scrolavezza e la riflessione di Giuliana Carli sulle categorie e le caratteristiche della letteratura femminile nello sviluppo dall’epocaclassica alla contemporaneità.
Il secondo insieme di interventi nasce, invece, dall’esperienza dei gruppi di lettura, seminari in cui i relatori si sono concentrati di volta in volta su una singola opera. Vi troviamo il saggio sulle Note del Guanciale di Gala Maria Follaco; quello di Lorenzo Marinucci sui racconti Rashomon e Nel bosco; infine, i contributi sui recenti Kafka sulla spiaggia e Il Bagno, scritti rispettivamente da Diego Cucinelli ed Emanuela Costa.
Al confine tra i due gruppi, la «capatina» di Guidotto Colleoni nell’opera di Matsuo Basho attraverso la traduzione e il commento a tre haikai del poeta.
Per concludere, Anna Lisa Somma propone le recensioni dei libri presentati da Doozo nel corso dell’intera rassegna.
Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato e che ciaiuteranno a far crescere L’isola delle libellule.
Ideatori: Angela Verdini, Stella Gallas
Curatori: Angela Verdini, Diego Cucinelli
Illustrazioni: Rie Miyauchi
Progetto grafico: Giacometta Torrente
Stampa: Tipografia Iacobelli srl
FONDAZIONE ITALIA GIAPPONE
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, DGMO - Piazzale della Farnesina, 1 - 00135 Roma
Tel. +39 06 3691 5232 - +39 06 3691 4182 e-mail: fondazione@italiagiappone.it - C.F.: 97162600585